Cinque generazioni e un ceppo che affonda le radici nel terreno fertile del tempo. Il nostro seme porta il nome di Filippo Iacobucci. Era il 1898. Un uomo, una cantina e un frantoio. Poi gli anni ‘60 del secolo scorso. Armando, figlio di Filippo, passa il testimone ai suoi due figli: Carlo e Filippo.
Dove Natura e Cultura
si sono forgiate a vicenda
Cinque generazioni e un ceppo che affonda le radici nel terreno fertile del tempo. Il nostro seme porta il nome di Filippo Iacobucci. Era il 1898. Un uomo, una cantina e un frantoio. Poi gli anni ‘60 del secolo scorso. Armando, figlio di Filippo, passa il testimone ai suoi due figli: Carlo e Filippo.